
La Città' di Tutti
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Utopia
“La bellezza salverà il mondo” scriveva Fëdor Dostoevskij nel suo celebre L’idiota. La bellezza è qualcosa che può essere declinata in mille modi e se Dostoevskij si riferiva a una dottrina del bello, all’ “esperienza del bello”, mi piace pensare, parafrasando Giorgio Gaber, che molto spesso bellezza “è partecipazione”. Concetti come la partecipazione e l’esperienza del bello ritengo siano elementi fondanti di una società che aspira a essere inclusiva, di una città che voglia essere “di tutti”. Lo sono prima di tutto perché l’arte e la cultura hanno il potere di abbattere le barriere, di accomunare popoli, di unire classi sociali differenti tra loro; la cultura è parte integrante di una città perché racconta secoli di storia, costumi, famiglie ed è per questo che è un elemento di straordinaria importanza nel processo di arricchimento e crescita di cittadini consapevoli. Consapevolezza è il terzo concetto fondante di una città che voglia essere “di tutti”, perché essere consapevoli di ciò che si è e di ciò che ci circonda, il contesto è il territorio in cui ciascuno di noi vive, è il binario lungo il quale si muove “lo splendore del vero” per utilizzare un concetto caro a Platone. La città è di tutti se riconoscerà, eserciterà e svilupperà, egualmente, oltre alle sue funzioni tradizionali (economica, sociale, politica, e di prestazione di servizi), una funzione educativa, nel senso che assumerà un'intenzionalità e una responsabilità nei confronti della formazione, della promozione e dello sviluppo di tutti i suoi abitanti, a partire dai bambini e dai giovani.
Le ragioni che legittimano questa nuova funzione devono essere certo ricercate in motivazioni di ordine sociale, economico e politico, ma anche in quelle di ordine culturale e pedagogico. Ecco la grande sfida: “investire” sull'educazione, sulla persona, su ogni cittadino perché sia più capace di esprimere-affermare-sviluppare il proprio potenziale umano, che è fatto di singolarità (costruttività, creatività, responsabilità) e di senso comunitario (per l’importanza che ha il dialogo nella vita quotidiana di ciascuno, solidarietà). L’istruzione diventa dunque un faro per una città di tutti perché, mi piace citare Malala Yousafzai, “un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”.
Maria Irene Messina
Febbraio 22, 2022

“Ho iniziato a creare questi miei personaggi – racconta Lisa Barbera - come se fossero amici che potessero capirmi, persone che per me avevano un’anima e quando disegnavo l’ultimo elemento, gli occhi, sembrava che mi guardassero dentro la mia stanza".
Aprile 7, 2021

Centro Interculturale di Aiuto e Orientamento, nato a Siracusa nel quartiere della Borgata, C.I.A.O. è uno spazio interculturale, pensato prevalentemente per i giovani migranti che abitano nel territorio, ma non solo.
Marzo 25, 2021

Sicilia Turismo per Tutti lavora alacremente sul territorio regionale per sviluppare quel concetto di accessibilità trasparente applicata alle strutture turistiche e ai beni culturali.
Febbraio 19, 2021

Il Museo del Papiro Corrado Basile, svolge con passione le sue attività al servizio della comunità, è un punto di riferimento nel mondo per le sue ricerche scientifiche e per le attività e laboratori didattici che avvicinano i visitatori alle tradizioni legate al territorio e alle culture del passato.
Articoli
Indice completo degli articoli pubblicati
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- Quando il teatro è inclusione (2/22/2022)
- Feste Archimedee (4/15/2021)
- C.I.A.O. (4/7/2021)
- Siracusa Per Tutti (3/25/2021)
- Il Museo del Papiro (2/19/2021)
- Il Museo del Barocco virtuale (2/16/2021)
- Siracusa Città Educativa (2/13/2021)
- Il Tecnoparco Archimede (1/31/2021)
- Exedra ARTS (1/22/2021)