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Autunno sull’Anapo

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Francesco Lojacono Autunno sull'Anapo, Galleria d’Arte Moderna Palermo, © Ph. Giacomo D’Aguanno/Civita Sicilia

Autunno sull'Anapo

 
“Questo quadro ci riempie l’anima di melanconia amara, qualche cosa come il sentimento di tristezza che ci assale davanti ad un disinganno ... ci parla di ciò che fummo e ci obbliga a pensare a quello che noi siamo ... ed io ho un bell’ostinarmi a ficcar lo sguardo fino in fondo del suo alveo, o a spingerlo fra le molli sinuosità delle sue sponde, o posarlo sui fiori staccati e morbidi dei papiri, o a metterlo dietro la miriade di petali morti galleggianti sulle acque e andanti alla riva, o a dilettarlo nella sapiente miscela di colori, delle ombre e della luce …”
(Lo Forte Randi, tratto da Francesco Lojacono - 1838-1915, Silvana Editoriale, Milano, 2005).
 
Autunno sull’Anapo, dipinto di grande formato del maestro palermitano Francesco Lojacono ispirato dal paesaggio di Siracusa, ammaliò la critica alla VII Biennale di Venezia del 1907 dove fu acquistato dalla Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo, che ancora oggi lo espone.
Sulle note di una tavolozza dalle tinte cromatiche scure e sofisticate, stese con filamenti dal sapore divisionista, protagonista è il paesaggio naturale aretuseo. L’Anapo, i ciuffi di papiro, l’ombrosa flora accompagnata dai lievi tocchi di colore delle ninfee galleggianti, tutti immersi nei riflessi di luce autunnale, cantano un sentimento panico della natura.
Ammirare la tela è immedesimarsi e perdersi dentro un pomeriggio di fine stagione, a Siracusa, sulle sponde di un fiume che scorre come il tempo, come le stagioni e come la vita. Quasi una rievocazione dannunziana. Il punto di vista rialzato, posto proprio al centro dello specchio d’acqua, invita a fondersi con la lussureggiante e intricata vegetazione, che come una quinta scenica si apre su uno scorcio di cielo, carico di nubi bianche.
Marzo 2022
 
LUANA ALIANO

Insegna Storia dell’Arte, è Presidente dell’Associazione SiciliAntica per la provincia di Siracusa. Si è occupata di formazione e di didattica applicata ai beni culturali, ha lavorato in un Museo Etnografico a Noto, è stata cultore della materia nella Facoltà di Architettura, ha curato diverse pubblicazioni sul tema dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Non poteva che scrivere per SiracusaCulture.