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Siracusa 2024

Il culto di Santa Lucia
Dicembre 9, 2021
Noto “tutta rovinata”
Gennaio 9, 2022
Ph. © Marcello Bianca

Città d’Acqua e di Luce

Siracusa guarda al futuro

 
Inizia con una competizione importante il 2022 della cultura siracusana. La Città è candidata a diventare Capitale italiana della cultura per il 2024 con un progetto culturale dal titolo Città d’Acqua e di Luce che l’Amministrazione comunale sottolinea non voler essere un “libro dei sogni” ma la fotografia reale e dinamica di una Città in divenire, al punto da prevedere che molte delle azioni inserite nel Dossier di candidatura saranno realizzate comunque nei prossimi anni e oltre il 2024.
Capitale italiana della cultura nasce all’allora Ministero dei Beni Culturali per valorizzare i progetti delle città italiane che avevano partecipato alla competizione per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, poi assegnato a Matera. Dal 2015 sono state Capitali italiane città come Lecce, Ravenna, Siena e Mantova, nel 2018 lo è stata Palermo e nel 2023 lo saranno Bergamo e Brescia. La competizione per il 2024 è tra 24 città, alcuni capoluoghi di provincia come Vicenza, Grosseto e Pesaro e molti centri più piccoli ma ricchi di valori e patrimoni culturali.
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«Siracusa, città fatale, greca come la Grecia, ancora stupenda ad onta delle offese edilizie...»

Cesare Brandi
 
Siracusa, nell’idea dell’Amministrazione comunale, punta a obiettivi che possano guidarla verso una stagione di consapevolezza culturale che metta al centro degli interventi pubblici e privati la qualità della vita e l’ecosistema urbano e la renda più consapevole del proprio patrimonio.
Siracusa, città fatale, greca come la Grecia, ancora stupenda ad onta delle offese edilizie, come scrisse Cesare Brandi alla fine del secolo scorso, rappresenta una stratificazione storica e culturale unica, riconosciuta tale dall’Unesco nel 2005. Forte di questo lascito di portata straordinaria ma con la consapevolezza che per essere anche in futuro una capitale della cultura, della ricerca e dell’innovazione ciò non sia sufficiente, ha predisposto un programma volto a riorganizzare l'offerta e i servizi, innovare il racconto, produrre cultura intendendo la cultura non solo come fruizione di monumenti o partecipazione a spettacoli, ma come elemento attivo di trasformazione, come rigenerazione di un ambiente urbano che ora vive a ridosso delle bellezze e delle istituzioni che pure lo costellano.
Con obiettivi così dichiaratamente ambiziosi, l’Amministrazione comunale ha messo in piedi una macchina organizzativa che ha prodotto una rilevante mole di contenuti e un ampio coinvolgimento, forse avvenuto in tempi troppo ristretti, della città.
Ph. credits Marcello Bianca
 
Nel mese di settembre è stato costituito un Comitato cittadino “aperto” sia in termini di partecipazione collettiva che di durata a cui hanno aderito istituzioni e associazioni culturali, associazioni di volontariato, sportive, ambientali, di promozione sociale; Università; organizzazioni impegnate nella formazione e didattica e della crescita sociale multiculturale; organizzazioni imprenditoriali; ordini professionali; autorità ecclesiastiche; rappresentanti politici e istituzionali; intellettuali, artisti e personalità del mondo dell’arte e della cultura; media e mondo dell’informazione; la realtà culturale di area vasta a cui la Città appartiene.
Il risultato finale del lavoro, coordinato da Federculture e Civita Sicilia incaricate dall’Amministrazione comunale, è un Dossier di candidatura, ovviamente al momento non divulgato al pubblico, che ipotizza, tra l’altro, 15 interventi di recupero che porteranno all’apertura di 6 siti, 12 mostre di livello internazionale, 24 festival, 12 premi, 10 progetti multidisciplinari per le scuole, interventi di rigenerazione urbana per 45 milioni di euro. Sono parte delle tremila pagine di proposte frutto, anche, di 154 confronti con enti, associazioni e personalità effettuati dentro e fuori lo sportello aperto per oltre un mese nel Palazzo Comunale.
Non resta che attendere il primo verdetto della Giuria che arriverà il 18 gennaio del 2022 e, se sarà positivo, quello definitivo del 15 marzo. Intanto però, se la candidatura non è un “libro dei sogni”, la Città può intraprendere il cammino.
Scritto nel dicembre 2021 dalla Redazione.
Ph. credits Vittoria Gallo