Tomás Saraceno, uno dei maggiori protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale vive e lavora a Berlino. Civita Sicilia lo ha invitato, per la prima volta, a Siracusa per un intervento site specific nell’Area monumentale della Neapolis, uno dei più importanti complessi archeologici del Mediterraneo dove la grandiosità dei manufatti antichi si sposa con la bellezza dell’aspetto naturalistico dei luoghi e la cui fama nel mondo è legata al maestoso Teatro greco situato al suo interno.
Ne è nato AnarcoAracnoAnacro, un progetto multimediale in diversi capitoli, dislocati in numerosi punti distanti tra loro nell’Area che, da qualche settimana, si può visitare (quasi) nella sua interezza. Saraceno è uno dei più influenti attivisti per la salvaguardia del pianeta e ha costruito un percorso narrativo che moltiplica le storie raccontate dal sito archeologico, interrogandosi sulla centralità della storia umana e in particolare su quella dell’Occidente attraverso il dialogo tra archeologia, ecologia, aracnomanzia, arte e attivismo sociale.
I punti salienti del percorso multimediale sono sottolineati dalle performance degli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, la Scuola d’eccellenza per giovani attori dell’INDA che, guidati da Simonetta Cartia e Elena Polic Greco, assemblano improvvisazioni immaginifiche e storie sonore di metamorfosi.
Nella latomia dell’Intagliatella, aperta al pubblico per la prima volta, annidata tra le rovine di un tempo umano remoto, Saraceno ha collocato una scultura dal titolo Stati dell’acqua dove uccelli, ragni, api, piante ed esseri umani possono interagire, agendo come in una nuvola abitabile, un habitat multispecie che fornisce riparo, ombra e acqua ai visitatori.
E infine quello che nessuno si aspettava. Con la consulenza scientifica di un aracnologo, inserito apposta nel suo staff, Saraceno ci ha svelato che alla Neapolis vivono più di 60 specie diverse di ragni, che sono diventati oggetto della narrazione artistico-ambientale.
La sua testimonianza, in esclusiva per noi, casualmente ma non troppo, l’ha registrata davanti a una ragnatela, una delle tante di cui adesso i visitatori vanno alla ricerca.