Antonio CalbiSiracusa città teatro, ieri, oggi, domani
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All Ph. © Palazzo Borgia del Casale
Palazzo Borgia del Casale
Raccontare una dimora storica significa far rivivere un passato ormai lontano, un passato che racconta chi siamo e chi siamo stati, la nostra storia, i valori portati avanti da generazione in generazione. Significa tramandare piccoli pezzi di anima che ancora oggi ritroviamo all’interno delle antiche case nobiliari, che oltre alla bellezza, trascinano il visitatore in un turbinio di emozioni e sensazioni, portandolo con sé, indietro nel tempo. Vi racconto di un palazzo che racchiude tutto questo, un palazzo che emana bellezza e amenità. Ci troviamo nel centro storico di Siracusa, nella magica isola di Ortigia (Ottiggia in dialetto siracusano), connubio inconfondibile di storia, arte e cultura, perfetta sintesi di ciò che la Sicilia ha da offrire, tanto da diventare parte nel 2005 del patrimonio UNESCO.
Salone di Palazzo Borgia del Casale
"Vi racconto di un palazzo che racchiude tutto questo, un palazzo che emana bellezza e amenità”.
La dimora che racconto nasce dall’unione di due famiglie nobiliari, i Borgia e gli Impellizzeri. I Borgia (Borja in spagnolo) noti oggi in tutto il mondo grazie anche alla famosa serie tv trasmessa nel 2011 su Sky , “I Borgia”, è sicuramente la famiglia più discussa del Rinascimento, definiti “mostri capaci d’ogni frode e scelleratezza” (Roberto Gervaso), soprattutto per le vicende legate al forte nepotismo di due personalità molto eccentriche, quelle di Papa Callisto III e di suo nipote papa Alessandro VI, ricche di eventi inaspettati quali amori incestuosi, delitti, ricchezza straordinaria e lusso esorbitante. Gli Impellizzeri, famiglia dalla indiscussa e chiara nobilità, si trasferirono in Sicilia grazie a un nobile Cavaliere, Antonio Impellizzeri i cui figli erano ben noti al Re Martino I d’Aragona che li nominò “del casale” per i loro modesti possedimenti. Ciò che è noto per quanto concerne l’unione di queste due nobili e diverse famiglie è che Giuseppe Maria Borgia chiese la costruzione del Palazzo che portava i cognomi di entrambe le famiglie nobiliari, legate probabilmente da un vincolo matrimoniale.
Come i Borgia siano arrivati nella città di Siracusa non è ancora chiaro. Ciò che sappiamo è che la famiglia aveva un’importante nomina nobiliare a Messina e che due membri della famiglia, Filippo cavaliere dell’ordine di Montesa e Pietro principe di Squillaci furono nominati stratigò. Arrivati a Siracusa, i Borgia diedero sfarzo alla loro nobiltà con la costruzione del prestigioso Palazzo, realizzato per volere dello stesso Giuseppe Maria Borgia nel 1760. La peculiarità del Palazzo sta nelle sue radici, risalenti ad un preesistente palazzo di epoca aragonese datato 1396. Se si vuole avere un’idea dell’antica struttura vi sono meravigliosi palazzi ancora preesistenti e accuratamente conservati risalenti al medesimo periodo come Palazzo Dei Chiaramonte e Palazzo Mergulese, poi Montalto che possono dare un’idea della magnificenza dell’architettura del 1300 siracusana.
Diversa è ovviamente l’architettura susseguente realizzata in squisito stile Barocco Siciliano del post-terremoto del 1693. Ciò che prevale quindi nel Palazzo Borgia è la forte resilienza tipica del popolo siciliano, capace di trasformare la cenere in germogli.
Dieci anni dopo la costruzione, esattamente il 18 gennaio del 1770, nasce nel Palazzo la siracusana Lucia Migliaccio, figlia di Dorotea Borgia che, ancora bambina fu promessa sposa al principe Benedetto Grifeo del Bosco con il quale si trasferì successivamente a Palermo. Lucia tornava spesso nella sua casa natale e fu proprio qui che diede alla luce il suo quarto figlio, Giuseppe. Divenuta vedova nei primi del 1800 fu coinvolta in una situazione che mai avrebbe pensato di vivere. I francesi stanno attaccando il Regno delle Due Sicilie, Napoleone abbandona Napoli e decide di rifugiarsi a Palermo. La Sicilia è in baraonda. È in questo contesto che il re napoletano Ferdinando I incontra e si innamora perdutamente proprio di Lucia Migliaccio. Il caso vuole che poco dopo, la moglie Maria Carolina d’Austria muore e il resto della storia si può bene immaginare. Ferdinando prende in moglie la sua amata Lucia, ma il tutto svolto in segreto.
Oggi Palazzo Borgia è ancora uno dei palazzi più belli del centro storico di Ortigia, preso in gestione da persone capaci non solo di far toccare con mano la storia di questo luogo ma anche di far rivivere momenti magici ricreando le antiche atmosfere di un tempo, il tutto coronato dalla sua superba posizione in una delle più belle piazze d'Italia.
Aprile 2021
MARTINA MAMO
Per raggiungere l’obiettivo di lavorare nella mia meravigliosa Isola, la Sicilia, mi sono laureata in Marketing Internazionale, specializzata in Economia del Turismo e conseguito due master. Da sempre sono affascinata da ciò che la Sicilia offre, dall'ineguagliabile patrimonio storico-artistico ai paesaggi mozzafiato. Ho studiato molto per acquisire know-how e competenze che mi consentissero di utilizzare una chiave di lettura originale per valorizzare le dimore storiche presenti sul territorio.