parallax background

Le Saline di Priolo

Da Andrea
Giugno 17, 2021
Matteo Basilé
Giugno 21, 2021
All photos © Fabio Cilea

La Riserva Naturale Saline di Priolo

 
La Riserva Naturale Saline di Priolo un tempo era nota come l’oasi tra le ciminiere, oggi, grazie alle attività di gestione, è diventata “la casa dei fenicotteri”.
Istituita dalla Regione Siciliana alla fine del 2000, è gestita sin dalla sua nascita dall’associazione naturalistica Lipu e preserva una piccola ma vitale zona umida che offre ospitalità a numerose specie di uccelli che qui trovano un luogo ideale per riposarsi durante le lunghe migrazioni o un luogo tranquillo per svernare o per nidificare.
Saline di Priolo è anche un sito Natura 2000 e comprende al suo interno la Penisola Magnisi che presenta caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche totalmente diverse dall’area umida. Le due aree si completano a vicenda offrendo al visitatore una moltitudine di ambienti e di specie animali che possono rendere particolarmente ricca una passeggiata in questa porzione del territorio priolese.
Saline di Priolo con fenicotteri e folaghe
Saline di Priolo
 
Dal 2015, Saline di Priolo, è l’unico sito di nidificazione del Fenicottero in Sicilia. Mai, prima di allora, la specie aveva nidificato in questa regione. Dalla prima storica nidificazione il numero delle coppie nidificanti è aumentato in modo esponenziale arrivando nel 2020 alla cifra, ragguardevole per la Sicilia, di 809. Il periodo migliore per osservare questa carismatica specie sono i mesi compresi fra marzo e giugno quando, centinaia di esemplari colorano di rosa l’area umida. In seguito, durante il periodo estivo, saranno i giovani, sicuramente meno colorati e appariscenti, a regalare al visitatore uno spettacolo senza uguali nella Regione Siciliana che accomuna questa riserva a pochi altri siti in Europa. In questa stagione è possibile osservare i giovani fenicotteri intenti a cercare cibo o impegnati nei primi voli che saranno sempre più lunghi fin quando, alle porte dell’autunno, questi uccelli saranno pronti a lasciare la Riserva alla ricerca di nuovi siti dove passare i primi anni della loro vita per poi, forse, far ritorno a Saline di Priolo per la loro stagione degli amori.

Saline di Priolo non è solo Fenicotteri. Ogni periodo presenta la sua specifica fauna ornitica permettendo, in ogni stagione, di incontrare nuove specie offrendo paesaggi sempre diversi.

La Guglia di Marcello, sito Natura 2000
 
L’autunno è il periodo migliore per incontrare i migratori. In questa stagione è possibile osservare la Sterna maggiore. La riserva costituisce probabilmente il più importante sito italiano per questa sterna proveniente dal Baltico e dal Mar Nero. La specie è, tra gli sternidi regolari in Italia, certamente la meno diffusa e frequente. Nella tarda estate la salina è anche un importante luogo di riposo per molti stormi di ardeidi tipo aironi cenerini, garzette, aironi rossi, in migrazione lungo la costa orientale siciliana con concentrazioni giornaliere di diverse centinaia di individui, fino a 280 Aironi cenerini e 500 Garzette. In inverno, anatre, folaghe, falchi di palude, l’affascinante Falco pescatore e tante altre specie arricchiscono di colori e voli i cieli e il pantano della piccola area protetta. In primavera, oltre ai migratori, Saline di Priolo accoglie una ricca e diversificata avifauna nidificante che offre interessanti spunti di osservazione. In questa stagione, la riserva ospita fraticelli, cavalieri d’Italia, avocette, polli sultano e altre specie.
Tombe a Thapsos
Etna vista da Thapsos
 
Non meno interessante è la parte storica del territorio. All’interno dei confini del sito Natura 2000 si trovano diverse aree archeologiche che ospitano monumenti di grande interesse storico e archeologico. Sicuramente Thapsos, sito protostorico siciliano della media età del bronzo, è l’area archeologica del territorio priolese più interessante e famosa. Penisola Magnisi ospita una Torre a Martello e una batteria militare della seconda guerra mondiale. Nell’area della riserva, invece, oltre al Mulino in servizio alle antiche Saline di Magnisi, può essere visitata la Guglia di Marcello, monumento funerario romano realizzato tra il I sec a.C. ed il I sec d.C. che sorgeva lungo l'antica via Pompeia e che, secondo i racconti popolari, fu realizzata in onore alla vittoria di Roma su Siracusa avvenuta nel 212 a.C.
 
La Riserva Naturale Saline di Priolo, posta in un territorio particolare e noto per lo più per la sua vasta area industriale, saprà regalarvi emozioni inaspettate facendovi scoprire un importante sito naturalistico lì dove, per colpa dell'uomo, tutto sembrava irrimediabilmente perduto.
Aprile 2021
 
FABIO CILEA

Laurea in Biologia Ambientale, è un naturalista e direttore della Riserva Naturale Saline di Priolo per conto dell’associazione Lipu. Si occupa di problemi relativi alla conservazione di diverse specie di uccelli con particolare attenzione per una piccola sterna conosciuta con il nome di Fraticello. Per conto di ISPRA è coordinatore provinciale del Progetto di Censimento degli Uccelli Svernanti – Progetto IWC. È anche membro del IUCN SSC Flamingo Specialist Group. Al suo attivo ha diverse pubblicazioni relative al territorio siracusano e sugli aspetti faunistici delle aree umide costiere siciliane sia a carattere scientifico che divulgativo.