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Museo dei Viaggiatori in Sicilia

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Ph.© Walter Silvestrini

Il Museo dei Viaggiatori in Sicilia

 
Il “Museo dei Viaggiatori in Sicilia”, nato nel 2008 e allestito nell’ottocentesco Palazzo Vaccaro di via Maestranza, 5, è un piccolo gioiello del patrimonio culturale del centro di Palazzolo Acreide, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Unico nel suo genere, il Museo illustra le testimonianze artistiche, cartografiche e letterarie del fenomeno del Grand Tour: il viaggio culturale, intellettuale e formativo che i giovani rampolli delle aristocrazie europee realizzavano, soprattutto fra ‘700 e ‘800, partendo da tutta Europa con l’obiettivo di vistare la Magna Grecia e, scendendo più a Sud, la Sicilia, che diverrà, così, l’Isola del Viaggio per eccellenza.
Gabriele Iudica, Ph. credits - Walter SIlvestrini
Goethe, Italienische Reise, Ph. Credits - Walter Silvestrini

"il Museo illustra le testimonianze artistiche, cartografiche e letterarie del fenomeno del Grand Tour: il viaggio culturale, intellettuale e formativo che i giovani rampolli delle aristocrazie europee realizzavano fra ‘700 e ‘800, partendo da tutta Europa"


Il progetto museografico narra, attraverso le stupende incisioni originali all’acquaforte e all’acquatinta, i due più importanti Voyages in Sicilia nell’ambito della letteratura odeporica europea: quello di Jean-Claude Richard de Saint-Non (del 1781-86), che riprenderà il viaggio compiuto nel 1778 di Dominique-Vivant Denon; e quello di Jean Hoüel (del 1782-87), pittore, incisore e architetto la cui fama fu talmente riconosciuta che venne da tutti chiamato Peintre du Roi, «Pittore del Re». Non è necessario andare al Louvre per ammirare le sue vedute: le incisioni originali sono custodite anche nel Museo dei Viaggiatori, infatti le sue rappresentazioni di paesaggi e siti archeologici di Siracusa, Ragusa e dell’area iblea qui si ammirano accostate, nell’allestimento, alle fotografie dello stato attuale dei luoghi, in un unico e dialogante sguardo di sintesi.
Innumerevoli, quindi, i soggetti raffigurati nell’esposizione permanente del Museo: vedute a volo d’uccello, vestigia archeologiche, aree e ambienti naturali, rilievi planimetrici di monumenti, tavole di dettaglio relative a singoli reperti o a elementi vegetali, antichi mestieri e atavici costumi.
Museo dei Viaggiatori, Palazzolo Acreide, Ph. Credits - Walter Silvestrini

 
Sorprende, procedendo nella visita, la precisione nella rappresentazione dei luoghi e la raffinatezza di dettaglio delle riproduzioni, eloquenti manifestazioni di quegli influssi denominati “vedutismo” e “rovinismo” che dilagarono nell’arte del tempo. Altresì, lo sguardo curioso dei viaggiatori si poggia sulle tradizioni etno-antropologiche degli abitanti, sul loro modo di vivere e di lavorare, sulle curiosità connesse alla religione e ai culti. Un solo esempio: le bellissime tavole di Akrai raffiguranti l’insolito santuario rupestre della misteriosa Magna Mater, la frigia Cibele, simbolicamente ripresa come logo del Museo.
In mostra vi sono pure carte geografiche del ‘500, del ‘600 e del ‘700 dei più noti cartografi europei, testimoni espliciti dei nuovi orizzonti geografici e delle scoperte effettuate a partire dalla prima età moderna. Esse sono preziose miniere di dati non solo sugli aspetti fisici, idrografici e orografici della Sicilia, ma anche sulla viabilità, sulla toponomastica, sui tracciati nautici, sulla centralità geografico-politica dell’Isola nel contesto mediterraneo.
Jean Houel, Ph. Credits - Walter Silvestrini
Cibele ai Santoni, Ph. Credits - Walter Silvestrini

 
Completano l’esposizione i testi odeporici e sulla Sicilia antica di antiquari, eruditi, storiografi e naturalisti, che posero solide fondamenta agli studi, sviluppatisi nei secoli successivi, archeologici, topografici, numismatici, storico-artistici e non solo. Fra di essi la preziosa prima edizione del De rebus Siculis decades duae di Tommaso Fazello (1558), padre della storiografia siciliana; le Dichiarazioni della Pianta dell’antiche Siracuse di Vincenzo Mirabella e Alagona (1613), corredate dalla grande pianta della città di Siracusa, nella sua ricostruzione ideale; e, ancora, Le antichità di Acre di Gabriele Judica (1819), il genius loci: un omaggio non soltanto allo scopritore dei resti della greca Akrai ma, anche, al borgo ibleo di Palazzolo Acreide, che ad oggi ospita le collezioni.
Il Museo vuole essere anche un centro di studi e di ricerche sul viaggio e sui viaggiatori, infatti è dotato di una sala conferenze e di una piccola biblioteca sul tema; infine, in prospettiva futura, avrà una nuova estensione digitale – con la ristrutturazione del sito web che verrà fornito di una biblioteca digitale sul viaggio – e una proiezione sul territorio e sui cittadini, offrendo una visione dell’istituzione museale al passo con i tempi, dinamica, didattica e inclusiva.
Marzo 2021.

 
FRANCESCA GRINGERI PANTANO

Direttrice del Museo dei Viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide e già dell'Accademia di Belle Arti Mario Minniti di Siracusa, poi di Noto, si occupa, con studi e ricerche, della ricostruzione tardobarocca delle città del Val di Noto e degli aspetti d'arte connessi alla letteratura odeporica di Sicilia. Sul tema del Viaggio ha curato eventi anche a Malta, Parigi e Melbourne. Autrice di numerose pubblicazioni tra le quali Jean Hoüel, Voyage a Siracusa per Sellerio, Sicily and Malta: The Island of the Grand Tour, L'Isola del Viaggio, Il Viaggio di Paolo Orsi negli Iblei. Il suo ultimo lavoro è Il Marchesato di Avola nel Cinquecento. I conventi. i feudatari. Santa Maria di Gesù dalla fondazione alla ricostruzione.
 
 
CARMELO SCANDURRA

Laureato in Beni culturali e master in Turismo, si occupa di archeologia cristiana e medievale e di valorizzazione del patrimonio culturale del suo territorio. Ho partecipato a numerosi scavi archeologici e all'allestimento del settore paleocristiano del Museo Archeologico Paolo Orsi di Siracusa. Studia le catacombe, le testimonianze del Cristianesimo le origini e la storia tardoantica di Siracusa e della Sicilia sud-orientale. È condirettore del Museo dei Viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide.