Completano l’esposizione i testi odeporici e sulla Sicilia antica di antiquari, eruditi, storiografi e naturalisti, che posero solide fondamenta agli studi, sviluppatisi nei secoli successivi, archeologici, topografici, numismatici, storico-artistici e non solo. Fra di essi la preziosa prima edizione del De rebus Siculis decades duae di Tommaso Fazello (1558), padre della storiografia siciliana; le Dichiarazioni della Pianta dell’antiche Siracuse di Vincenzo Mirabella e Alagona (1613), corredate dalla grande pianta della città di Siracusa, nella sua ricostruzione ideale; e, ancora, Le antichità di Acre di Gabriele Judica (1819), il genius loci: un omaggio non soltanto allo scopritore dei resti della greca Akrai ma, anche, al borgo ibleo di Palazzolo Acreide, che ad oggi ospita le collezioni.
Il Museo vuole essere anche un centro di studi e di ricerche sul viaggio e sui viaggiatori, infatti è dotato di una sala conferenze e di una piccola biblioteca sul tema; infine, in prospettiva futura, avrà una nuova estensione digitale – con la ristrutturazione del sito web che verrà fornito di una biblioteca digitale sul viaggio – e una proiezione sul territorio e sui cittadini, offrendo una visione dell’istituzione museale al passo con i tempi, dinamica, didattica e inclusiva.
Marzo 2021.