Questo, come altri temi individuati, permette di porre in relazione Siracusa ad altri centri del Val di Noto nella progettazione di molteplici percorsi. Da Siracusa si dipartono infatti numerosi itinerari che rimandano a temi e a siti poco conosciuti e poco frequentati.
Tra i tanti suggestivi itinerari sviluppati, "Facciate a torre e chiese Madri in Val di Noto" prende in considerazione i prospetti, elementi architettonici che ha caratterizzano e rendono unico il territorio, sviluppandosi tra centri maggiori come Siracusa, Noto, Ragusa, e centri minori tra cui Floridia, Buccheri, Avola, Militello e così via, restituendo parte del corpus dell'architettura religiosa barocca del Val di Noto legata al rinnovamento urbano post 1693.
Altri itinerari privilegiano percorsi naturalistico-archeologici mettendo in relazione città i cui siti furono abbandonati in seguito al sisma del 1693 e città di nuova fondazione. Ne sono esempio i territori di Avola e Noto, i cui nuovi centri non possono essere compresi appieno senza considerare il legame, inscindibile, con l’originaria città antica in cui giacciono sepolte le vestigia di un'epoca altrettanto gloriosa.
Questo binomio, ancora oggi sconosciuto ai flussi turistico-culturali, costituisce il punto nodale di un itinerario della memoria, suggerendo una lettura della storia urbana da attuarsi anche attraverso le sue tracce e i suoi frammenti, permettendo di mettere a sistema un insieme di dati, con l'obiettivo di rintracciare relazioni, dissonanze o analogie tra i beni architettonici, dando forma ‘all'ossatura' del museo virtuale del barocco del Val di Noto, la cui realizzazione, tramite la creazione dell'app, in avanzata fase di sperimentazione, permette di completare il percorso di conoscenza, valorizzazione e fruizione dei siti, abbracciando il concetto di musealità diffusa.
Col supporto del Centro Internazionale di Studi sul Barocco, prestigioso istituto di ricerca e valorizzazione del patrimonio barocco siciliano che da tempo studia e sviluppa percorsi culturali tematici nel circuito barocco del Val di Noto in rapporto con altre aree regionali italiane e nell'area del Mediterraneo, si vuole dare compiutezza alla realtà museale sperimentando una nuova forma espositiva da affiancarsi a quella tradizionale. Una 'rete' dunque che connette più siti in funzione della loro identità.
Gli itinerari rappresentano una prospettiva di turismo sostenibile e uno strumento per consolidare e valorizzare il ricco e stratificato patrimonio identitario che il Val di Noto possiede, facendo ricorso all'innovazione tecnologica per rinnovare l'immagine e la capacità di comunicare all'interno del sistema.
Gennaio 2021