parallax background

Siracusa Città Educativa

Muriel Mayette-Holtz
Febbraio 12, 2021
Le Mura Dionigiane
Febbraio 14, 2021
Ph. © Siracusa Città Educativa

Siracusa Città Educativa

 
È possibile che la città possa rappresentare un “contesto educativo” complementare ai luoghi deputati, da sempre, a impartire un’educazione “giusta” e di qualità?
A questa domanda si dovrebbe rispondere che non solo è possibile, è addirittura indispensabile, che ogni città si impegni a promuovere le condizioni ottimali per la formazione e l’apprendimento permanente di ciascun individuo in contesti formali, informali e non formali e per tutto l'arco della vita.
L’acquisizione di tale consapevolezza da parte di amministrazioni, associazioni e anche singoli cittadini, ha fatto sì che la città di Siracusa diventasse laboratorio sperimentale di pratiche educative attraverso l'adozione della Carta delle Città Educative, una raccolta dei principi fondamentali per promuovere l'impulso educativo delle città, redatta per la prima volta nel 1990 a Barcellona. Una città è educativa quando si pone come obiettivo costante quello di imparare, innovare, condividere, arricchire e rendere più sicura e degna la vita dei suoi abitanti e ciò attraverso una metodologia di lavoro inclusiva, equa e sostenibile. All’interno delle città educative si promuove il lavoro in rete, sinergie collaborative utili a far sì che, soprattutto i più giovani, possano concretamente sperimentare forme di cittadinanza attiva.

"è indispensabile, che ogni città si impegni a promuovere le condizioni ottimali per la formazione e l’apprendimento permanente di ciascun individuo in contesti formali, informali e non formali e per tutto l'arco della vita."

Di fronte alla sfida della complessità attuale, esse promuovono lo sviluppo di competenze empatiche, sociali e interpersonali che permettono a ciascun individuo di riconoscere l’altro come portatore di diritti, doveri e soprattutto di diversità. Innestare queste “buone pratiche” in una realtà comunitaria passa, inevitabilmente, dall’operato di uomini e donne che hanno scelto di lasciare che l’educazione, nel significato valoriale più profondo del termine, fosse il fine delle loro azioni. Di piccole ma autentiche azioni si contraddistinse, ad esempio, la vita di Pino Pennisi, la cui testimonianza ha fatto sì che il Comune di Siracusa, in collaborazione con associazioni e cooperative aderenti alla rete di Amici di Città Educative, promuovesse la realizzazione del Festival dell’Educazione giunto nel 2020 alla sua III edizione.

 
La passione e la cura con cui Pino si dedicò alla difesa dei diritti dei bambini e dei più giovani e alla loro crescita secondo i principi dell'arte, della cultura e dalla solidarietà, continua a generare ispirazione e nutrire l'animo di tutti i volontari siracusani promotori di iniziative educative. Proprio nel 2020 in occasione del Festival, forzatamente in modalità virtuale, è stato messo a punto il Tour dei Diritti dell'Infanzia...in bici: un’iniziativa nata per far conoscere e veicolare tra i più giovani i diritti di cui ciascuno di essi è portatore. Attraverso la collaborazione con le scuole, è stata prevista, nei mesi successivi, la messa a punto di una nuova planimetria della città di Siracusa in cui luoghi come parchi e piazze, identificati dagli stessi giovani attraverso un diritto e un motto, siano collegati tra loro mediante la realizzazione di piste ciclabili. Giovani, dunque, che si riappropriano dei loro spazi e si sentono parte di essi.

 
È il motivo ispiratore di un’altra importante iniziativa che da anni rappresenta la punta di diamante di Siracusa Città Educativa, ovvero la realizzazione del NaturAlbero presso l'Urban Center. Il progetto, come illustrato da una delle belle anime di questa realtà, Rosanna Geraci, coinvolge gli studenti di più istituti nella realizzazione di un maestoso albero di Natale con materiali di riciclo. Ciò che conta non è il prodotto finale ma la bellezza del processo che accompagna tutti i passaggi utili a raggiungere l’obiettivo: la condivisione, la reciprocità, il riconoscimento di abilità proprie e altrui, il rispetto.
La Carta delle Città Educative è dunque solo il motivo ispiratore di un processo davvero molto vasto sia nel coinvolgimento di persone e che nel valore delle iniziative; tuttavia è di preliminare importanza conoscere tutti i principi elencati in questa Carta, motivo per cui, nella volontà di progettare contesti di apprendimento realmente inclusivi, è stata diffusa la sua versione in video LIS, dopo la riscrittura in Braille, al fine di contribuire all'abbattimento delle barriere culturali e comunicative. Il canale youtube di Siracusa Città Educative offre testimonianze sicuramente molto più eloquenti di questa realtà, lasciando che si assapori, nel e dal racconto di tutti i protagonisti coinvolti, la bellezza del meccanismo generativo messo in moto dalla cultura e dall’educazione.
Gennaio 2021

 
 
MATILDE MAGNANO

Ho studiato e lavoro in Sicilia, la terra che amo. Insegnare è il mio lavoro ma anche una delle mie passioni. Collaboro da molti anni con enti pubblici e privati per iniziative di promozione culturale e turistica, di marketing territoriale. Le mie giornate sono interamente dedicate ai miei studenti e al mio paese d'origine, oggetto di studio e fonte di ispirazione! Ma trovo anche il tempo di scrivere per SiracusaCulture.