Da "LA SICILIA in prospettiva"; Il Littorale di Siracusa
138. Poscia si incontrano la cala del Tufazzo; lo scoglio di Altavilla; Lo scoglio, Grotta, e bocche della Traversa con sua Cala per sette Galeotte; lo scoglio delle Pietre Rizze; la Punta del Mazzamarello, che molto si allunga in mare, e la cala del Mazzamarello, ricettamento di quattro Galeotte. Vicinamente si vede la Grotta della Pellegrina, e la sua Punta; la spiaggia del Pozzillo; la Punta della Calella con le Bocche pure della Calella, ridotti di piccole barche. Vengono poi la Punta e le Rocche della Mola, scogliose e piene di balze, ma non di molto sovrastanti il mare; il Ridotto altresì della Mola; la Punta di Ripe Bianche, o come altri pronunciano delle Cuti Bianche con la cala, anche nominata dello stesso modo; la Grotta della Paglia; la Punta del Falcone; la Grotta del Parrino con uno scoglio del medesimo nome, il quale per la violenza di impetuose tempeste nel novembre del 1707 restò seppellito sotto l'onde. Si tocca poscia il Promontorio di Massa Oliveri, cioè il Plemmyrium di Tucidide, di Plutarco, e di Virgilio. Ha la sua Cala per quattro Galeotte ed in distanza di quasi 60. canne l'isoletta del Castelluzzo, da alcuni nominata Plemmiria.
139. Qui apre sua bocca in ampiezza di sopra 500. passi il porto famosissimo di Siracusa, a fronte del levante verso il Mare Jonio. Chi s'inoltra nel cennato porto per la parte sinistra si lascia dietro tutti li seguenti luoghi, cioè la Punta dello Scaro; la Grotta di Horatio; la Scalilla; e non guari distante dal lito l'Isola di San Martiano, detta dai Siracusani la Galea; poscia la Grotta, e scaro di Calagrande; la Punta di Mezzo; la spiaggia del Piro; la Punta e Scaro della Spianazza; la spiaggia, Punta, e Punticella della Maddalena; la Punta e spiaggia del Sacramento; li Scogli e Spiaggia di Sgotto con due ridotti non molto grandi, ed il Fonticello di S. Marta che versa acqua dolce nella spiaggia suddetta.