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L’archeologia nel territorio

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Maggio 7, 2014
Pantalica
Novembre 13, 2020
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L'archeologia nel territorio

 
Il Mediterraneo non è soltanto un mare. Esso è stato l'elemento catalizzatore intorno a cui sono nate, si sono evolute e hanno interagito, alcune tra le più splendide civiltà che hanno segnato la storia dell'uomo. E al centro di questo elemento in continuo divenire, si trova la Sicilia, punto focale dove le tracce di quelle civiltà sono riconoscibili, nelle città, nei territori e nel modo di vivere dei suoi abitanti, offrendosi agli occhi e alla mente dei viaggiatori più attenti.
Siracusa e il suo territorio sono una sorta di distillato di questa realtà: quasi 7.000 anni di testimonianze archeologiche si concentrano in uno spazio limitato dove nascono e muoiono culture, si susseguono necropoli, insediamenti e villaggi che, a loro volta, si trasformano in centri proto-urbani. Un territorio dove nascono città i cui nomi sono legati alle vicende storiche del Mediterraneo e a uomini che ne hanno influenzato il pensiero come Gorgia, Platone e Archimede.
Ognuna di queste culture non è isolata: in quella sorta di triangolo che è la Sicilia sud-orientale, per millenni, arrivano di continuo apporti e influssi dal Mediterraneo orientale e dal Vicino Oriente. Le tracce delle grandi civiltà del Mondo Antico sono tutte presenti e ben riconoscibili: Cipro, Creta, l'Egeo, Micene, la Grecia continentale e insulare, l'Anatolia e l'Egitto hanno contribuito alla formazione di un'ineguagliabile stratificazione culturale.

Mappa nautica del Mar Mediterraneo


"la più grande e la più bella delle città greche”

Un viaggio attraverso l'archeologia del territorio siracusano è, prima di tutto, un viaggio attraverso la storia del pensiero umano che inizia già dalla preistoria: dalle prime comunità di agricoltori e allevatori del Neolitico che si raccolgono in villaggi, sparsi lungo quelle coste da cui arrivano altri uomini, altri prodotti e altre idee, fino alla capitale del commercio miceneo in Sicilia, quella Thapsos che, con le sue case in muratura, i suoi cortili e le sue stradine, è il frutto degli scambi culturali con il Mediterraneo orientale.
Thapsos-1 (Medium)
 
In questo mondo, grazie a un territorio fertile e a un clima particolarmente favorevole nasce e si consolida la cultura di Pantalica. Nel VIII secolo avanti Cristo, irrompe un elemento nuovo, rappresentato dai coloni provenienti dalla Grecia, questa volta venuti non come elemento di passaggio, ma con lo scopo di fondare le loro città, quelle che noi siamo abituati a chiamare colonie, e che i Greci, invece, chiamavano apoikia, il luogo dove si vive lontano.
Nasce così, tra il 734 e il 733 avanti Cristo “la più grande e la più bella delle città greche” secondo Cicerone: Siracusa.

"Anaktoron" a Pantalica

"Le Due Colonne", Tempio di Zeus, Siracusa


 
Indipendente per oltre cinque secoli, protetta da uno dei sistemi di fortificazione più imponenti dell'antichità, la città resterà sede del governatore della Provincia Romana di Sicilia dopo la conquista ad opera del console Marcello nel 212 avanti Cristo, e dopo la fine dell'Impero Romano d'Occidente sarà uno dei più importanti capisaldi dell'Impero Bizantino nel Mediterraneo, diventandone capitale per un breve periodo nel VI secolo.
Se siete alla ricerca di luoghi capaci di raccontare una storia, questo è il posto giusto da cui iniziare un viaggio che non ha eguali.
Ottobre 2020
 
SALVATORE CHILARDI

Archeozoologo e paleontologo, laureato in scienze e specializzato in beni culturali. Studia il rapporto tra uomini e animali nelle società del passato come risorsa economica, alimentare, simbolo sociale e rituale. Avido lettore di storia e dei classici della letteratura greca e latina, ma anche di saggi di astrofisica e meccanica quantistica, vive perennemente in equilibrio tra il mondo dei numeri e quello delle lettere…e scrive per SiracusaCulture.